giovedì 9 maggio 2013

Spritz Training: Se i Corsi per il Reinserimento nel Mondo del Lavoro servono solo ai Politici?


Fuori dal bar, appoggiati in piazza San Pellegrino ieri sera è scattata la polemica sui corsi che diversi enti ed organi regionali, provinviali, statali, para statali e compagnia cantando, organizzano ufficialmente per aiutare il reinserimento dei disoccupati (di vecchia data o nuovi disoccupati che hanno perso il lavoro) nel mondo del Lavoro.

L'oggetto del contendere è stata la frase di un imprenditore locale: "La Politica regionale sul lavoro con i suoi programmi sull'apprendistato non serve a niente. Inoltre le politiche di reinserimento dei disoccupati fatte come sono fatte oggi servono per spendere soldi s messe in atto senza alcuna verifica degli effettivi risultati.

S'è scatenato il dibattito.

L'anglosassone di turno ha subito gettato benzina sul fuoco sostenendo che con apprendistato e corsi dovrebbe essere automatico avere i seguenti dati: 

  • tipo di corso frequentato, 
  • numero di corsisti, 
  • tempo per trovare un nuovo lavoro dalla fine del corso, 
  • stipendio medio del nuovo lavoro e differenza stipendio tra nuovo lavoro e ultimo impiego prima del corso. 
Insomma quattro statistiche in croce. Se questi numeri non ci sono o ha ragione l'imprenditore di cui sopra e i corsi sono organizzati male in malafede dalla politica che li fa tanto per fare e dire di averli fatti o sono organizzati male con benevola incompetenza...

Il che, tra l'altro, chiama in causa i politici che siedono all'opposizione e che non sembrano aver posto le questioni succitate (verosimilmente perchè una volta al governo si macchierebbero dello stesso pressapochismo) e i giornalisti che domande sui punti di verifica dell'utilità dei corsi non sembrano mai sollevarne (o per servilismo al politico di turno o per inadeguatezza professionale).

Una voce opposta alla tesi madre della discussione è quella di un corsista che invece ritiene che le aziende chiedano la frequenza di corsi specifici. Tuttavia quando ci si sente rifiutare un lavoro "perchè non hai fatto il corso" è difficle discernere se si tratti si una scusa come un'altra per escludere il candidato.

Il rischio è di illudere i corsisti che il pezzo di carta di fine corso faccia realmente la differenza quando invece le aziende sono scettiche sulla valenza di quel corso e nessuno sembra interessato alla verifica dell'utilità dei corsi (sulla base di statistiche e dati).

...tra corsi e ricorsi la discussione continua

3 commenti:

lo scandalo corsi inutili ha detto...

Formazione, lo scandalo corsi inutili dieci enti si sono divisi 120 milioni

Basta finanziamenti ai corsi di formazione inutili ha detto...

Basta finanziamenti ai corsi di formazione inutili

Vitellozzo Silverdeschi Vantelli della Calastorta ha detto...

09.05.13 13:36:57 Ministero dell'Interno Italia xxx.xxx.xxx.xxx Chrome 21 Windows XP

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